E' COMPARSA LA TALPA!

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E' COMPARSA LA TALPA!

 


Sabato 18 dicembre 2021 dalle ore 16:00 il Comitato No Tav di Trento è lieto di invitarvi all’inaugurazione de "La Talpa", la sua sede in Via San Martino 43.
L’inaugurazione cade in un momento particolarmente significativo per l’iter di approvazione del progetto della Circonvallazione ferroviaria di Trento; in questi giorni i promotori dell'opera hanno indetto il "dibattito pubblico" sull’opera. Non è una reale consultazione popolare, ma un mistificatorio adempimento di quello che, agli occhi degli stessi proponenti, non è altro che una noiosa procedura burocratica a giustificazione dell'opera.


Per questo La Talpa appare proprio adesso!


Per far conoscere a quante più persone possibili questo reale luogo di partecipazione, informazione e lotta.
Abbiamo deciso di farlo alla nostra maniera: momento di incontro e conoscenza rivolto alle persone del quartiere di San Martino, arricchito da interventi e materiali informativi, musica, poesia, cibo e bevande, e, soprattutto, tanta buona compagnia.

Ah! Forse vi state chiedendo perchè la sede del Comitato No TAV di Trento si chiami la Talpa?

Beh, è presto detto. La talpa è un nobile animale che procede silenziosamente a scavare nel terreno per liberarlo dai parassiti che lo vogliono privare delle sostanze nutrienti. Per un triste caso del destino il suo nome è stato dato a quelle frese -ben quattro che lavoreranno contemporaneamente- che chi vorrebbe realizzare la Circonvallazione di Trento, utilizzerà per scavare le gallerie che tanta devastazione porterà al territorio trentino. Così un po' per ironia, e perché determinati a liberare il nostro territorio da opere e persone che lo vorrebbero devastare in nome del profitto, abbiamo deciso di chiamare la nostra sede La Talpa e, come lei, continueremo a scavare finchè non avremo raggiunto il nostro obiettivo.

L'inaugurazione della sede sarà dedicata ad Emilio Scalzo. Un gesto di solidarietà per il nostro compagno della Val Susa e di lotta contro il Tav, estradato con procedura d'urgenza e incarcerato in Francia. L'accusa? Essere solidale nei confronti di tutte e tutti quei migranti che ogni giorno tentano di attraversare i valichi montani della Val Susa per arrivare in Francia. Colpevole di aver dimostrato, con la sua prassi, che queste nostre sorelle e fratelli non solo sono i benvenuti ma anche di straordinario valore e che la loro ricerca -che è la nostra- di un futuro migliore e di una vita degna per tutte e tutti è giustificata d'esistere e può diventare una comune ricerca. (nonostante tutte le frontiere gli sbarrino la strada e tentino di soffocare le loro speranze negandogli la vita)

Anche noi a questa prassi solidale, ad opporci alla costruzione del Tav, così come alla vicinanza con Emilio non siamo disposti a rinunciare.

VIVA EMILIO! EMILIO LIBERO!