CI SONO COSE CHE LE FIAMME NON POSSONO FERMARE

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CI SONO COSE CHE LE FIAMME NON POSSONO FERMARE
 
 
Nella notte di martedì 04 gennaio 2022, a poca distanza dal termine di un’apericena organizzato dai Comitati No Tav della bassa Val di Susa, presso il presidio di San Didero, giunge la notizia fumo e fiamme. Oltre ai vigili del fuoco, giungono sul posto le e i No Tav comodatari di utilizzo del terreno su cui sorge il presidio e alcuni attivist e amministratori locali No Tav. Il tempestivo intervento ha permesso che le fiamme fossero circoscritte, evitando che si propagassero alle strutture vicine e al bosco situato dietro al presidio.  
In seguito all’accertamento dei vigili del fuoco, è stato possibile del fuoco è stato possibile escludere qualsiasi causa accidentale del principio d’incendio, considerato che il presidio di San Didero è sprovvisto di energia elettrica e l’unica bombola di gas presente era collegata con un ombrello stufa a gas perfettamente funzionante ed è stata allontanata nel corso delle operazioni di spegnimento delle fiamme. L’esclusione delle cause accidentali non lascia dubbi riguardo l’origine dolosa dell’incendio.
L’intenzionalità da parte di ignoti di voler distruggere con l’uso delle fiamme un luogo di incontro, socialità e confronto del Movimento No Tav Valsusino è un tentativo per provare ad annichilirne la resistenza contro il devastante progetto di Alta Velocità che la interessa. Negli oltre 20 anni di storia dell’opposizione al Tav, purtroppo, l’incendio del presidio di San Didero è l’ultimo di una lunga serie.
Nel gennaio 2010 un attentato di chiaro stampo mafioso distrusse il presidio di Borgone: varie scritte Si-Tav firmano l'atto intimidatorio. Gli indizi raccolti a livello popolare individuano oggettivamente i mandanti fra alcune imprese edili della valle. 
Ad una settimana di distanza, il 31 dello stesso mese anche il presidio di Bruzolo subì la stessa sorte, alcuni monumenti dedicati ai partigiani della valle di Susa vennero imbrattati con scritte "Si Tav".
La notte del 1° Novembre 2013 anche il presidio Picapera di Vaie viene distrutto da un incendio doloso, dopo aver svolto per oltre tre anni una funzione sociale molto intensa,
Nella notte tra il 2 e il 3 gennaio 2018 i locali dello spazio sociale VisRabbia di Avigliana sono andati a fuoco e sono state ritrovate evidenti tracce di scasso.
Come Coordinamento No Tav Trentino, esprimiamo tutta la nostra solidarietà e complicità al Movimento No Tav Valsusino di fronte a quest’ennesimo attacco intimidatorio e alla sua azione di resistenza contro l’azione devastatrice del proprio territorio. 
Ciò che è successo in Val di Susa dimostra come tra le armi di chi si propone di devastare i territori con le grandi opere, come i progetti di Alta Velocità ferroviaria, non vi siano solo la propaganda sui mezzi di comunicazione, il comportamento da padre padrone e la forza poliziesca per militarizzare interi territori, ma anche metodi più sporchi, come l’incendio dei luoghi di socialità, incontro e confronto di un movimento popolare, qual è quello valsusino.
Un piccolo assaggio della sete di silenzio e asservimento di chi si oppone ai progetti di Alta Velocità lo stiamo vivendo anche qui in Trentino, dove procedono spediti i lavori preliminari per giungere alla cantierizzazione della Circonvallazione ferroviaria di Trento. Chiunque osi levare una voce di contrarietà viene tacciato di essere nimby oppure di essere ostaggio dei professionisti del dissenso. 
Dal Trentino leviamo alto un grido di solidarietà fino alla Val Susa.
TRENTINO VAL SUSA NO I FARÀ NA BUSA 
 
Coordinamento Trentino No Tav