A piccoli passi contro la logica delle grandi opere

Camminata serale-notturna da Volano a Besenello tra arte, storia e resistenza NO TAV.

 

26 luglio, ritrovo a Volano presso la Chiesa di S.Rocco dalle 19.

Partenza alle 19.30 esatte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 26 luglio termina, con una marcia popolare, la lunga camminata resistente in Val Susa dove l'intera popolazione ha compreso l'inutilità e l'assurdità di un'opera che genera danni incalcolabili all'ambiente e alle persone, indebitando ogni futura generazione per i profitti e la spartizione delle prebende ai soliti noti. Loro si sono messi in mezzo all'ingranaggio, dimostrando che è possibile incepparlo.

 

Ora tocca a noi, ora che si profila l'inizio dei sondaggi e l'avvio dei lavori sulla tratta Verona-Monaco del TAV, spacciata per raddoppio della Ferrovia del Brennero dai nostri interessati governanti. L'opera più devastante che abbia mai interessato il territorio del Trentino sta per iniziare, i gruppi di affaristi gongolano e la popolazione, come il solito, sembra destinata a subire le conseguenze di queste scelte scellerate, con il contentino di qualche sterile osservatorio sull'opera, specchietto per le allodole per i più creduloni.

 

Proprio le montagne che circondano l'antica ansa dell'Adige in cui inizia la Val Lagarina, il fertile paesaggio vitato compreso tra le pendici del Finonchio e della Scanuppia, rischiano di essere assalite e devastate nel loro cuore segreto, il grande acquifero sotterraneo, alimentato in centinaia di anni dai bacini carsici soprastanti e pazientemente filtrato dalle rocce. Pochi anni di lavoro possono distruggere per sempre questo bene comune preziosissimo, con il contorno, all'esterno di cantieri enormi, continuo traffico di mezzi da cantiere, depositi polverosi per decenni, campagne per sempre compromesse. Il tutto in un territorio che rischia di diventare il laboratorio delle Grandi Opere in Trentino: Autostrada della Valdastico, il cui tunnel andrebbe a completare, fino a Lavarone, l'opera di desertificazione superficiale operata dal tunnel del TAV, le dighe sull'Adige previste a Nomi e, appunto la costruzione del tunnel ferroviario e opere accessorie.

 

Sembra ce ne sia abbastanza per aprire gli occhi, iniziare a preoccuparsi ed agire di conseguenza.

 

Incontriamoci dunque per parlare direttamente di come resistere a questa incredibile aggressione, iniziando a farlo nel modio più semplice, camminando assieme in una bella serata estiva, alla luce del crepuscolo e sui sentieri rischiarati dai frontalini, nel bel territorio pedemontano ricco di storia tra Volano e Besenello, cominciando a pensare ad una nuova battaglia di Calliano in cui gli invasori, nelle loro moderne vesti, sono destinati ad una fine miserevole come il prode condottiero Roberto di San Severino, morto affogato nella sua potente corrazza.

 

Nel corso della camminata e all'arrivo parleremo anche del nuovo progetto del Coordinamento Trentino No Tav: l'acquisto di un terreno sul tracciato dell'opera per resistere concretamente.

 

 

Coordinamento Trentino No Tav