Resoconto della camminata NOTAV tra Gardolo e Lavis

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In cammino contro il TAV tra Gardolo e Lavis

Domenica 12 giugno un centinaio di persone si è ritrovato per una camminata sulle colline tra Gardolo e Lavis. L’iniziativa faceva seguito a una serata informativa organizzata a fine maggio presso la sala circoscrizionale di Gardolo e l’intento era quello di attraversare i territori alle pendici del Calisio per ricordare come queste zone (e, più in generale, tutta la fascia che va da Martignano a San Michele) verrebbero maggiormente colpite dalla costruzione del TAV, l’opera più devastante mai progettata in Trentino.

Nonostante le sfavorevoli previsioni metereologiche, l’audacia di molte e molti è stata premiata da una giornata di sole. Dopo una “colazione collettiva” in piazza a Gardolo, offerta dal Comitato NoTav di Trento, si è affrontata la salita da Gardolo a Gardolo di Mezzo (via Crucis), dove ci si è fermati/e per un breve momento informativo. Di tutta la zona del Calisio – è stato ricordato dalla nostra infaticabile guida Stefano – Gardolo di Mezzo risulta il sito più importante a livello archeologico, dove tuttora vi sono scavi di interesse: il Doss della Luna, che si trova poco sopra al paese, risulta l’unico luogo in Trentino dove sono stati ritrovati dei tumuli a tholos, una tipologia di monumenti funerari nello stile di quelli di Micene, risalenti all’età del bronzo (c.a 2000 a.C.) e certamente legati alla presenza di un’area mineraria sfruttata dalla preistoria fino agli inizi del 1200. Si è quindi proseguito il percorso lungo parte della Via Claudia Augusta, la via romana tra Germania e Veneto, passando per Meano e l’antichissima chiesetta di S. Martino. Una zona attraversata da diversi rivi e la cui conformazione geologica (caratterizzata da strati di arenarie, calcari e dolomia, ossia rocce deboli) può dare l’idea dei diversi rischi dal punto di vista idrogeologico sia per le abitazioni sia per l’agricoltura: dietro al monte Calisio, che raggiunge a malapena i mille metri di altitudine, infatti, non vi è alcun rilievo alpino e questo incide sull’entità dei bacini acquiferi. Se a questo si aggiungono le ultime variazioni climatiche caratterizzate da lunghi periodi di assenza di piogge, si comprende che tutta l’area collinare tra Trento e Lavis è interessata da un rischio serio per le riserve di acqua. Un pericolo, peraltro, indicato negli stessi studi progettuali del TAV, che menzionano il lago di S. Colomba (poco a est di queste zone) come “a rischio potenziale”, in relazione alle dimensioni del tunnel e l’entità dei lavori. Se gli stessi promotori del progetto individuano dei rischi pare chiaro che le conseguenze reali per queste “zone di pregio” agricolo e viticolo, ma anche storico, potrebbero essere notevoli e irreversibili. Con questa consapevolezza in più si è proseguito il cammino verso Gazzadina scendendo infine a San Lazzaro per la val dei Molini. Attraversato il centro storico di Lavis, si è raggiunto il Parco Urbano dove la giornata si è concluso in modo conviviale – era previsto un punto di ristoro organizzato questa volta dal Comitato NoTav di Lavis – e con un’assemblea partecipata in cui si è discusso delle prossime iniziative per sensibilizzare la popolazione e allargare l’opposizione a un’opera costosissima, inutile e devastante sia dal punto di vista ambientale che sociale.

 

 

 

 

Opporre il ritmo lento del cammino alla follia distruttiva dell’Alta Velocità può sembrare piccola cosa, ma speriamo  sia servito anche per chi, pur non avendo partecipato, legge questo breve resoconto. Durante il percorso si è passati/e anche dalla casa rustica “Cà Comuna” dove gli abitanti della collina si riunivano in assemblea per decidere insieme sulla gestione del loro territorio. Sarebbe ora di recuperare quello spirito comunitario, discutere collettivamente di problemi collettivi e non lasciare che opere devastanti come quella del TAV vengano imposte per gli interessi e il profitto di pochi.

A partire da luglio le iniziative No Tav continuano al Presidio Acquaviva Resistente a sud di Mattarello.

Per informazioni: http://www.notavtrentino.it/

Per contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.