Presidio NOTAV di Acquaviva - 2° assemblea dei compratori
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- Pubblicato Venerdì, 20 Marzo 2015 13:47
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Seconda assemblea al presidio NOTAV di Acquaviva domenica 22 marzo 2015 a partire dalle 13.30, in caso di maltempo l'assemblea si terrà al coperto in una sala a Mattarello
Ma quale infrastruttura, quale cultura della mobilità ???
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- Pubblicato Mercoledì, 04 Marzo 2015 08:00
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Questo venerdì 6 marzo dentro al Muse ci sarà un convegno organizzato dalla provincia autonoma di Trento sulla mobilità in Trentino. chi può venire l'appuntamento è alle 8,30 davanti al Muse, più saremo e più facciamo sapere che non tutti sono d'accordo con i loro progetti di devastazione del territorio.
Presidio NOTAV di Acquaviva - prima assemblea !
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- Pubblicato Venerdì, 06 Febbraio 2015 17:26
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Manifestazione NOTAV a Torino - pullman da Trento e Rovereto
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- Pubblicato Venerdì, 13 Febbraio 2015 21:30
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ciao a Tutti, il 21 febbraio ci sarà una grande manifestazione no tav a Torino come risposta alle condanne subite, stiamo organizzando un pullman che partirà alle 7,30 da Trento e alle 8,00 dal casello autostradale Rovereto sud. il prezzo a persona è di € 20,00 i tempi sono stretti, bisogna dare l'adesione "SICURA!!" entro lunedì 16 febbraio.
coordinamentotrentinonotav@gmail.com
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“Quella notte c’eravamo tutti” Cade la folle accusa di terrorismo contro i notav valsusini
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- Pubblicato Venerdì, 19 Dicembre 2014 05:45
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Nella notte fra il 13 e il 14 maggio 2013 un gruppo di no tav attacca il cantiere di Chiomonte (val Susa). Durante l’azione, che dura pochi minuti, vengono incendiati un generatore, la cabina di alimentazione del ventolino di areazione, alcuni cavi elettrici e dei tubi di prolunga per il ventolino stesso. Tutte attrezzature atte alla realizzazione del cunicolo esplorativo. Nessuno all’interno del cantiere –operaio, militare o poliziotto – si fa un graffio. Un’azione di sabotaggio, insomma, un danneggiamento di macchinari del TAV per incepparne il funzionamento.
Questa azione è stata rivendicata da tutta la popolazione notav valsusina che dopo vent’anni di iniziative informative, manifestazioni oceaniche e blocchi “pacifici”, aveva iniziato (e prosegue) con azioni atte a impedire il funzionamento del cantiere-fortezza. Un cantiere che se riuscirà nel suo intento riverserà nell’aria – e nei polmoni – dei Valsusini e dei Torniesi polveri d’amianto e uranio sufficienti per ammalare chiunque.
Sono ormai tre anni che, per la sua opposizione, la popolazione della Valle di Susa è sottoposta a militarizzazione, pestaggi, gasata dalla polizia, incriminata dai tribunali e ignorata dai politici, ma per questa azione il 9 dicembre 2013 vengono arrestati Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia. I PM Rinaudo e Padalino li accusano di: “atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi, danneggiamento a mezzo di incendio, violenza contro pubblico ufficiale, detenzione e trasporto di armi da guerra”.
Bel coraggio: picchiare indiscriminatamente donne, vecchi, giovani e ragazzini la chiamano democrazia - scavare un tunnel che avvelenerà la popolazione intera lo chiamano progresso - mentre danneggiare una macchina... terrorismo.
Il 17 dicembre 2014, un anno dopo, i quattro son stati condannati 3 anni e sei mesi di reclusione eperl’entità del danneggiamento che è loro contestato la pena è spropositata. Certo la folle ed infamante accusa di terrorismo nei loro confronti è caduta, ma rimane la volontà di “dare l'esempio” per terrorizzare chiunque tra la popolazione intenda opporsi a qualunque scelta lo stato imponga dall'alto – giusta o scellerata che sia. Scelte di un apparato che ogni giorno di più si mostra autoritario e corrotto.
I sabotaggi, l’assedio infinito ai cantieri del TAV in Val Susa, ma anche le proteste, le manifestazioni e la continua crescita di movimenti di opposizioni a grandi opere devastanti ed inutili come questa su tutto il territorio nazionale, dimostrano la fine dell’era delle prepotenze guardate in silenzio e da lontano: è dunque chiaro l'obiettivo dell'inasprimento delle pene.
Dopo oltre un anno di durissima detenzione e isolamento rivogliamo Chiara, Nicolò, Mattia e Claudio assieme a noi liberi: per continuare a difendere il nostro territorio, i valori della resistenza all'autoritarismo ed ai soprusi, dell’amicizia e della condivisione.
Diciamo con forza che i terroristi sono quelli che devastano il territorio, inquinano l'ambiente, impoveriscono ed ammalano la popolazione, togliendo ogni speranza per il futuro.
A quanto accaduto rispondiamo con le parole di Chiara:
“Gli attacchi militari e paramilitari, la violenza indiscriminata, le armi da guerra appartengono agli Stati e ai loro emulatori. Noi abbiamo lanciato il cuore oltre la rassegnazione...”
Come risulta evidente dalle centinaia di persone che hanno partecipato alla costituzione del primo presidio permanente notav in Trentino, non ci facciamo spaventare e non abbiamo alcuna intenzione di desistere neanche qui, sulla nostra terra.
Vi invitiamo tutti domenica 21 alle 15 in piazza Garzetti per incontrarci e parlare di quanto accaduto e per manifestare ai quattro tutta la nostra solidarietà.
No Tav trentini