Giorno 5 - venerdì 27 novembre 2020

La piazza di Mattarello finalmente si ripopola di no tav. Non si tratta di un assembramento ma di un’assemblea pubblica in cui decidere insieme come difendere il nostro territorio. Difenderlo da chi, nonostante questo momento difficile, continua a sperperare i soldi pubblici in opere costosissime incurante della condizione della sanità.  Questo è stato un momento di riflessioni un po' più ampio rispetto agli appuntamenti che ci eravamo dati nelle serate precedenti. Utile per confrontarsi sui prossimi passi e sulle azioni da mettere in campo per fermare i lavori. Diversi sono stati gli interventi che hanno evidenziato i collegamenti tra la crisi ambientale che stiamo vivendo e una politica che ne determina l’accelerazione, mettendo le basi anche al manifestarsi e propagarsi delle pandemie. È necessario non solo confrontarci con il fortino del Casteller ma allargare la mobilitazione perché non si tratta di un problema di ordine pubblico, ma soprattutto una questione di natura politica, che ha delle responsabilità che partono dal Comune di Trento e dalla Provincia. È proprio di questi giorni la notizia che il nuovo assessore alla mobilità nominato per il Comune di Trento sia Ezio Facchin, ex commissario governativo per il TAV. E proprio per questo motivo ci sembra fondamentale far emergere pubblicamente la responsabilità dell’amministrazione del Comune di Trento nel promuovere la realizzazione della nuova ferrovia. Da qui l’idea di un’iniziativa a Trento davanti al Consiglio comunale.