Complesso di presa della sorgente di Spino, a monte della diga di San Colombano.

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Foto: Complesso di presa della sorgente di Spino, a monte della diga di San Colombano.


(...) "Il tracciato, intorno alla progressiva 28000, entra nel termine più permeabile (per
fratturazione e carsismo) dell'acquifero principale, intersecando le faglie a direzione scledense
(NW-SE). Queste, in direzione SE, si addentrano nel territorio del Pasubio, area di ricarica delle
più importanti risorse idriche della zona, costituite da sorgenti tettono-carsiche: la sorgente
"Spino" (portata minima 600 L/s, al servizio degli acquedotti di Rovereto e Trento), la sorgente
"Molino"(portata do 25-50 L/s, non captata), le sorgenti "diga Toldo" (portata 30 L/s, utilizzate
per itticoltura). (...) Per quanto concerne la possibilità di venute d'acqua in galleria, vale quanto
detto in precedenza circa il deflusso preferenziale nelle zone di faglia in ambiente
tettono-carsico, rafforzando il concetto, in quanto in questo tratto la galleria è entro calcari e non
dolomie. Lo scavo della galleria serbatoio di Rovereto entro le Rocce del Gruppo dei Calcari
Grigi (quota di uscita 283 m s.l.m.) incontrò in alcuni punti venute d'acqua consistenti, con
"inrush"e crollo di roccia, e portò all'estinzione temporanea di alcune sorgenti (....)".
(Dalla relazione idrogeologica del progetto preliminare TAV per PAT - RFI, marzo 2008, pag.
63).


Per effetto di una legge fisica denominata PRESSIONE IDROSTATICA, nel momento in cui gli
scavi dei tre tunnel previsti per il TAV, inevitabilmente, intersecheranno qualcuna (a quanto
risulta dagli studi preliminari, più d'una) delle innumerevoli sorgenti sotterranee che si infiltrano
nelle rocce attraverso le numerosissime diramazioni delle fratture di faglia presenti sul versante
sinistro orografico dell'Adige, anche quando le falde a cui le sorgenti sono collegate fossero ad
altezza considerevole rispetto agli scavi e ai cantieri della nuova linea ferroviaria, verranno
spinte verso il basso con una pressione maggiore quanto più la posizione altimetrica
dell'acquifero risulta elevata. Queste sorgenti, anche qualora si riuscisse a tamponare la falla,
con ogni probabilità devieranno il loro corso naturale e risulteranno prosciugate.
"INSIDE" è un progetto rivolto alla documentazione e alla testimonianza dei delicati equilibri
fondamentali per la salvaguardia del patrimonio idrico e dell'ambiente trentino.
"INSIDE" è un progetto NO TAV
©Renato Zuani