I GATTI E LE VOLPI...

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Maggioranze, minoranze e il continuo balletto per non prendere posizione sull’Alta Velocità/Alta Capacità Brenero-Verona

Come comitato ‘Na Slinza No Tav Rovereto abbiamo assistito al consiglio comunale di Rovereto del 7 gennaio che ha portato alla votazione della delibera sull’ordine del giorno collegato alla proposta della circoscrizione di Marco avente ad oggetto "il progetto Tav/Tac".

Esprimiamo con forza lo sdegno per l’atteggiamento del Consiglio Comunale di Rovereto che ha dapprima cercato di far saltare la Mozione della Circoscrizione di Marco sollevando problemi di formalità burocratica, per giungere infine alla sua votazione solo dopo averla modificata in modo da renderla tanto ambigua quanto ammiccante nei confronti del progetto. A conti fatti, l’Alta Velocità-Alta Capacità è descritta dalla delibera come utile e accettabile, purché gli venga “rifatto il trucco”.

 

Lo sdegno del resto non si accompagna alla sorpresa: è da quando il progetto è nato che le istituzioni tacciono e schivano qualunque posizione chiara.

Ma andiamo nel dettaglio:

  1. Le obiezioni “burocratiche”:

La votazione è stata messa in discussione perché le circoscrizioni non potrebbero presentare mozioni al Consiglio Comunale. Facciamo notare che la stessa Circoscrizione presentò allo stesso Consiglio Comunale una mozione sul bio digestore che è stata votata all’unanimità senza alcuna obiezione. La politica non cambia: le regole si rispettano quando conviene.

  1. La posizione nei confronti del progetto:

La mozione recita:

TENUTO CONTO

Dei rilevanti aspetti - da una parte, di interesse pubblico dell'opera; dall'altra, di preoccupazione della comunità locale - che sottendono al progetto di potenziamento dell'asse ferroviario Monaco-Verona mediante realizzazione di una linea ferroviaria ad alta velocità e ad alta capacità;...”

Dunque

  1. avalla la tesi dell’utilità pubblica dell’opera, tesi non dimostrata dai tecnici da loro stessi interpellati, né suffragata dall’esperienza dell’Alta Velocità in Italia: una crescente voragine che sta distruggendo le linee per i pendolari e aumentando il debito pubblico di giorno in giorno;

  2. riduce le certe ripercussioni ambientali, economiche e sociali dell’opera, (citate nella stessa valutazione d’impatto ambientale redatta dalla Provincia di Trento) a semplici “preoccupazioni della popolazione”. Così facendo offendono la serietà e l’impegno di quanti hanno documentato i disastri del Tav in Italia e preventivato quelli che accadrebbero in Trentino qualora l’opera fosse realizzata.

Inoltre nel citare i “supposti” danni ambientali omette di citare quello maggiore: ovvero la perdita certa e irreversibile di moltissime fonti d’acqua oltre al fatto che sia a rischio la stessa sorgente di Spino, la quale abbevera l’intera comunità... è un caso?

E ancora, si premura di ribadire l’utilità dell’opera attraverso un’osservazione falsa e fuorviante:

...CONSIDERANDO CHE

Ampliare la capacità di trasporto su rotaia - sia in termini di velocità di trasporto,

sia in termini di quantità di merci trasportate - è obiettivo strategico positivo, nell'ottica di

diminuire il trasporto su gomma, perseguendo una riduzione della CO2, secondo gli

obiettivi dell'Unione Europea per il 2020, e una maggiore tutela del territorio;...”

Ricordiamo che la costruzione del TAV è stimata in 30 anni, il che implica che sarebbe (ottimisticamente) ultimato nel 2045, e che nel frattempo, a causa dei lavori di costruzione della Grande Opera, traffico e CO2 in Trentino peggiorerebbero in modo sostanziale. Altro che obiettivi al 2020, nel frattempo il progetto TAV in Trentino non ha minimamente intaccato la progettazione della terza corsia in A22 o la costruzione di nuove infrastrutture stradali. La correlazione TAV/TAC = meno traffico su strada non ha alcun fondamento esperienziale o di previsione. Questa posizione è propagandistica e fa leva sull’ignoranza.

Infine esprime così la propria “coraggiosa”presa di posizione:

ESPRIME ALLA GIUNTA PROVINCIALE

1. la propria contrarietà rispetto all'opera TAV/TAC su tutto il territorio Trentino così come previsto dal progetto attuale in considerazione del fatto che lo scenario geo economico negli ultimi anni è profondamente mutato, impegnandosi da subito a verificare tutte le possibili misure e opere alternative al progetto in oggetto.

CHIEDE

2. di condividere con i territori, le istituzioni locali e i cittadini, attraverso puntuali

momenti pubblici di incontro e di informazione, le nuove progettualità e di fornire dati

attualizzati sull'effettiva saturazione della linea ferroviaria del Brennero.”

Di fatto ci risulta chiaro che la presente delibera non esplicita la contrarietà al progetto in sé ma “così come da progetto attuale”. Cortesemente, chiede poi d’essere aggiornati sul proseguo della pianificazione del disastro e non di avere un ruolo nella decisione se attuare o meno l’Opera.

Ottima operazione per accumulare consenso dai “distratti”, questa delibera confonde e da informazioni false, mentre di fatto permette che la progettazione proceda.

Che dire, nulla di nuovo. È sempre più chiaro che non saranno le delibere a fermare quest’opera, ma la determinazione delle popolazioni e il loro amore per i loro territori.

Con gli altri No Tav nel cuore, quelli a piede libero e quelli incarcerati

Na slinza no Tav Rovereto

 

 

Per il testo della delibera del 7 gennaio 2014 : clicca qui