L'inutilità intrinseca del TAV Brennero

L'inutilità intrinseca del TAV Brennero

sabato 12 novembre 2016 - auditorium di Marco


Salute, A22, ambiente, amministrazioni locali

ore 17.00 - incontro con Claudio Campedelli ( con kein BBT )

ore 19.00 - buffet e vin brulè

ore 21.00 - concerto con gli APOCRIFI in quartetto tributo a Fabrizio de Andrè

 

CAMPAGNA PER L'ACQUISTO TENSOSTRUTTURA per il terreno del presidio permanente NOTAV "Acquaviva e Resistente"

CAMPAGNA PER L'ACQUISTO TENSOSTRUTTURA

per il terreno del presidio permanente NOTAV

"Acquaviva e Resistente"

 

La sottoscrizione è aperta:

 

Contribuisci con una donazione di 10 euro sul c.c. postale 001020667562 intestato a: Associazione Trentino NOTAV

IBAN IT90U0760101800001020667562 – Banco posta

 

Cari comproprietari del terreno del presidio permanente NOTAV trentino “Acquaviva e resistente” e cari amici no tav,

in due anni di vita questo spazio conquistato con la vostra collaborazione e sostegno si è rivelato prezioso sotto diversi punti di vista:

  1. Si è trasformato un terreno abbandonato ed oggetto di discarica, in un giardino/orto, con spazi curati per diverse esigenze organizzative (come la posa di metri quadri di pavimentazione ed una struttura “fai da te” per oscuranti);

  2. il presidio è stato punto di riferimento in molte occasioni di lotta e di confronto; non ultima la resistenza opposta alle trivellazioni delle Novaline di Mattarello;

  3. tante sono state le iniziative svolte: assemblee – concerti - pranzi e cene benefit - momenti di convivialità e dialogo.

 

Insomma, pur nelle numerose difficoltà, siamo riusciti a far vivere il presidio al meglio.

 

Ora ci troviamo nella necessità di dare, con urgenza, migliore strutturazione a questo spazio:

 

L'ACQUISTO DI UNA TENSOSTRUTTURA A NORMA, che consenta a persone di tutte le età ed in diverse condizioni atmosferiche, di svolgere le attività in programma, in una situazione possibile e più agevole.

Questa struttura, come potrete immaginare costa diverse migliaia di euro e per questo motivo chiediamo la vostra collaborazione ed il vostro contributo attivo.

E' sufficiente che ognuno di noi versi 10 euro per rendere reale questo progetto necessario (del quale vi terremo informati nel dettaglio).

 

La situazione attuale TAV in Trentino, come avete potuto riscontrare dalla cronaca e dalle nostre newsletters, è di assoluto silenzio da parte della PAT (che ha riunito l'Osservatorio solamente due volte e senza dare alcuna informazione agli amministratori dei vari comuni presenti). E' evidente che l'opposizione incontrata in Trentino è stata più di quanto avessero previsto...ed allora....tanta è stata la propaganda sui media dove si dichiarava tutto ed il contrario di tutto sul progetto: come per es. “le tratte sud non sono così necessarie” e nel contempo “è prioritario trasferire le merci su rotaia”...non si capisce come ...aggiungiamo noi. Nel frattempo però sono continuati a fluire i soldi quantomeno per il BBT. Solo la mobilitazione popolare ha fermato le trivelle e spinto la Land Service (ditta incaricata dei sondaggi preliminari) a ritirarsi dall'appalto. In sostanza a oggi non hanno avuto ancora il coraggio di rendere pubblico il nuovo... se nuovo sarà...progetto per l'alta velocità in regione.

 

Noi non abbiamo abbassato la guardia a ed abbiamo continuato ad informare la popolazione ed a vigilare sul nostro territorio.

 

Sono in programma diverse iniziative al terreno per questa estate, di cui riceverete notizia, ad iniziare dal concerto folk che si terrà l'8 luglio.

 

Siamo qui, dunque, a chiedere il vostro sostegno per poter continuare nella nostra e vostra battaglia .

 

3 luglio 2016- Assemblea di Presidio trentino notav “Acquaviva e Resistente”

Resoconto della camminata NOTAV tra Gardolo e Lavis

In cammino contro il TAV tra Gardolo e Lavis

Domenica 12 giugno un centinaio di persone si è ritrovato per una camminata sulle colline tra Gardolo e Lavis. L’iniziativa faceva seguito a una serata informativa organizzata a fine maggio presso la sala circoscrizionale di Gardolo e l’intento era quello di attraversare i territori alle pendici del Calisio per ricordare come queste zone (e, più in generale, tutta la fascia che va da Martignano a San Michele) verrebbero maggiormente colpite dalla costruzione del TAV, l’opera più devastante mai progettata in Trentino.

Nonostante le sfavorevoli previsioni metereologiche, l’audacia di molte e molti è stata premiata da una giornata di sole. Dopo una “colazione collettiva” in piazza a Gardolo, offerta dal Comitato NoTav di Trento, si è affrontata la salita da Gardolo a Gardolo di Mezzo (via Crucis), dove ci si è fermati/e per un breve momento informativo. Di tutta la zona del Calisio – è stato ricordato dalla nostra infaticabile guida Stefano – Gardolo di Mezzo risulta il sito più importante a livello archeologico, dove tuttora vi sono scavi di interesse: il Doss della Luna, che si trova poco sopra al paese, risulta l’unico luogo in Trentino dove sono stati ritrovati dei tumuli a tholos, una tipologia di monumenti funerari nello stile di quelli di Micene, risalenti all’età del bronzo (c.a 2000 a.C.) e certamente legati alla presenza di un’area mineraria sfruttata dalla preistoria fino agli inizi del 1200. Si è quindi proseguito il percorso lungo parte della Via Claudia Augusta, la via romana tra Germania e Veneto, passando per Meano e l’antichissima chiesetta di S. Martino. Una zona attraversata da diversi rivi e la cui conformazione geologica (caratterizzata da strati di arenarie, calcari e dolomia, ossia rocce deboli) può dare l’idea dei diversi rischi dal punto di vista idrogeologico sia per le abitazioni sia per l’agricoltura: dietro al monte Calisio, che raggiunge a malapena i mille metri di altitudine, infatti, non vi è alcun rilievo alpino e questo incide sull’entità dei bacini acquiferi. Se a questo si aggiungono le ultime variazioni climatiche caratterizzate da lunghi periodi di assenza di piogge, si comprende che tutta l’area collinare tra Trento e Lavis è interessata da un rischio serio per le riserve di acqua. Un pericolo, peraltro, indicato negli stessi studi progettuali del TAV, che menzionano il lago di S. Colomba (poco a est di queste zone) come “a rischio potenziale”, in relazione alle dimensioni del tunnel e l’entità dei lavori. Se gli stessi promotori del progetto individuano dei rischi pare chiaro che le conseguenze reali per queste “zone di pregio” agricolo e viticolo, ma anche storico, potrebbero essere notevoli e irreversibili. Con questa consapevolezza in più si è proseguito il cammino verso Gazzadina scendendo infine a San Lazzaro per la val dei Molini. Attraversato il centro storico di Lavis, si è raggiunto il Parco Urbano dove la giornata si è concluso in modo conviviale – era previsto un punto di ristoro organizzato questa volta dal Comitato NoTav di Lavis – e con un’assemblea partecipata in cui si è discusso delle prossime iniziative per sensibilizzare la popolazione e allargare l’opposizione a un’opera costosissima, inutile e devastante sia dal punto di vista ambientale che sociale.

 

 

 

 

Opporre il ritmo lento del cammino alla follia distruttiva dell’Alta Velocità può sembrare piccola cosa, ma speriamo  sia servito anche per chi, pur non avendo partecipato, legge questo breve resoconto. Durante il percorso si è passati/e anche dalla casa rustica “Cà Comuna” dove gli abitanti della collina si riunivano in assemblea per decidere insieme sulla gestione del loro territorio. Sarebbe ora di recuperare quello spirito comunitario, discutere collettivamente di problemi collettivi e non lasciare che opere devastanti come quella del TAV vengano imposte per gli interessi e il profitto di pochi.

A partire da luglio le iniziative No Tav continuano al Presidio Acquaviva Resistente a sud di Mattarello.

Per informazioni: https://www.notavtrentino.it/

Per contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

Una trivella a Marco

UNA TRIVELLA A MARCO

 

Lunedì mattina abbiamo avuto una segnalazione circa la presenza di una trivella a Marco nei pressi del sottopasso FFSS accanto al casello autostradale di Rovereto sud in piena “area TAV” senza alcun cartello né limitazione dell'area di cantiere.

Dopo aver verificato la segnalazione, abbiamo organizzato un sopralluogo sul posto per capire le motivazioni di tale presenza; come per magia sono comparse le reti rosse ed il cartello con i dati del cantiere.

Nel giro di poche ore abbiamo saputo che la trivella sta lavorando per Dolomiti Energia per la protezione catodica della tubazione del metanodotto.

Ancora una volta la popolazione ed il movimento NOTAV hanno dato prova di grande sensibilità ed attenzione al proprio territorio.

La presenza di tali macchinari deve far nascere dei dubbi, per questo è sempre attivo il numero dove segnalare queste “presenze” ( 339/1426061 ) , attivo 24 ore su 24.

 

Un ringraziamento a chi è intervenuto, teniamo alta l'attenzione.

 

Coordinamento trentino NOTAV, comunicato del 22 giugno 2016

 

CAMMINATA NOTAV tra le colline da Gardolo a Lavis