Giorno 5 - venerdì 27 novembre 2020

La piazza di Mattarello finalmente si ripopola di no tav. Non si tratta di un assembramento ma di un’assemblea pubblica in cui decidere insieme come difendere il nostro territorio. Difenderlo da chi, nonostante questo momento difficile, continua a sperperare i soldi pubblici in opere costosissime incurante della condizione della sanità.  Questo è stato un momento di riflessioni un po' più ampio rispetto agli appuntamenti che ci eravamo dati nelle serate precedenti. Utile per confrontarsi sui prossimi passi e sulle azioni da mettere in campo per fermare i lavori. Diversi sono stati gli interventi che hanno evidenziato i collegamenti tra la crisi ambientale che stiamo vivendo e una politica che ne determina l’accelerazione, mettendo le basi anche al manifestarsi e propagarsi delle pandemie. È necessario non solo confrontarci con il fortino del Casteller ma allargare la mobilitazione perché non si tratta di un problema di ordine pubblico, ma soprattutto una questione di natura politica, che ha delle responsabilità che partono dal Comune di Trento e dalla Provincia. È proprio di questi giorni la notizia che il nuovo assessore alla mobilità nominato per il Comune di Trento sia Ezio Facchin, ex commissario governativo per il TAV. E proprio per questo motivo ci sembra fondamentale far emergere pubblicamente la responsabilità dell’amministrazione del Comune di Trento nel promuovere la realizzazione della nuova ferrovia. Da qui l’idea di un’iniziativa a Trento davanti al Consiglio comunale.

   

 

Giorno 4 - Mercoledì 25 novembre 2020

Giorno 4 - mercoledì 25 novembre

Per le strade di Mattarello distribuiamo i volantini che rilanciano l’assemblea di Venerdì. C’è bisogno di incontrarci e di trovare un momento pubblico in cui condividere idee, proposte e iniziative per fermare questa grande opera devastante. Sono solo delle indagini preliminari quelle che hanno avviato al Casteller ma è fondamentale ostacolare già da qui. Proviamo ancora una volta ad avvicinarci al cantiere, una breve passeggiata fino al cancello principale. Con una battitura ci facciamo sentire anche dentro le recinzioni e sventolando bandiere torniamo alla piazza.

Giorno 2 - Lunedì 23 novembre 2020

Giorno 2 – lunedì 23 novembre

Nonostante il freddo pungente la nostra determinazione permette di trovarci a Mattarello in un cospiquo gruppo di notav. Sollevare la questione a livello locale ci sembra tra gli obiettivi più importanti della nostra presenza in piazza, considerando soprattutto la segretezza con cui è stato dato inizio ai lavori. Dopo qualche intervento e un breve presidio nel paese, decidiamo di far sentire la nostra presenza al cantiere. Ci avviciniamo quindi al Casteller dalle Novaline passando per il sentiero in mezzo al bosco, numerosi lampeggianti in movimento si notano all’interno del cantiere mentre dal bosco si sollevano forti cori notav che ricordano agli operai che non lasceremo in pace chi devasta la nostra terra. Scendendo per il sentiero arriviamo all’entrata sud del cantiere, ad attenderci uno schieramento di polizia, ma gli slogan e le battiture ci danno il giusto entusiasmo per rimanere. Dopo pochi minuti un furgone tenta di entrare nel cantiere, nel dubbio lo blocchiamo mentre cerchiamo di capire cosa trasporta e per chi lavorano gli operai. Lo stesso dubbio sembra averlo anche la digos che avvicinandosi agli operai chiede spiegazioni. All’indomani, a seguito di una ricerca, si scoprirà che il furgone apparteneva alla Geoland srl, azienda bolzanina che si occupa di sondaggi geognostici.

Giorno 3 - Martedì 24 novembre 2020

Giorno 3 - martedì 24 novembre

Ci troviamo stasera in una piccola assemblea. Sappiamo che le restrizioni a causa del coronavirus sono molte ma la lotta no tav ha bisogno del supporto di tanti e per ciò cerchiamo ancora una volta di attraversare il paese spiegando le motivazioni che ci spingono a scendere in strada. Dopo un volantinaggio ci avviciniamo al bivio tra la provinciale e la strada che porta al cantiere. Se dovesse passare qualche mezzo siamo pronti a bloccarlo. Al momento non si vedono spostamenti in tal senso, ma la nostra presenza in strada non è sicuramente passata inosservata.

Giorno 1 - Domenica 22 novembre 2020

Giorno 1 – domenica 22 novembre – diario dal Casteller

Domenica 22 novembre noi notav decidiamo di ritrovarci nella piazza di Mattarello per verificare se le voci sulla presenza di una trivella nell’area faunistica del Casteller siano fondate. Nonostante la chiamata partita appena il giorno prima ci troviamo in un’assemblea di circa 60 attivisti, la volontà è quella di raggiungere le reti del Casteller, ma ci sembra anche importante comunicare alla popolazione quello che sta succedendo e l’urgenza di doversi mobilitare. “1 metro di Tav = 100 giorni di terapie intensive”, “difesa del territorio = giustizia sociale” sono alcuni del messaggi che lasciamo su cartelli e striscioni in piazza. A piccoli gruppi ci incamminiamo quindi verso gli accessi all’area faunistica. L’avvistamento della trivella all’interno del cantiere e la presenza di polizia in tenuta antisommossa confermano i nostri sospetti: le indagini geologiche necessarie alla realizzazione della nuova ferrovia Brennero – Verona sono ricominciate. Ci lasciamo dandoci appuntamento per i giorni seguenti alle 18.00 per continuare il monitoraggio della situazione.