OGGI PIÙ DI IERI, SEMPRE AL FIANCO DEL MOVIMENTO NOTAV VALSUSINO

OGGI PIÙ DI IERI, SEMPRE AL FIANCO DEL MOVIMENTO NOTAV VALSUSINO

Dal Trentino alla Valsusa la terra non si abusa

Nella notte del 13 aprile le forze di polizia sono arrivate, sfruttando le norme anti-covid, per sgomberare il presidio No Tav presso l’ex autoporto di San Didero. Oltre 1000 agenti sono stati mobilitati per occupare un nuovo pezzo del territorio valsusino al fine di devastarlo e privare la sua popolazione di uno dei polmoni verdi della valle.

Le truppe d’occupazione si sono fatte largo tra i tanti manifestanti accorsi in difesa del territorio, lanciando lacrimogeni ad altezza uomo, i cui fumi hanno invaso l’intero paese di San Didero, e facendo un largo impiego di cariche, idranti e azioni ritorsive, come l’incendio di un’auto di un attivista no tav, per provare a stroncare la resistenza di chi abita la valle e si oppone a quest’opera inutile, devastante ed ecocida, portata avanti da Telt, società costruttrice del Tav in Val Susa, difesa dalle forze di Polizia in tenuta antisommossa, che lentamente continua nei lavori di distruzione e devastazione del territorio.

Il popolo No Tav non si è fatto intimidire e, oltre a resistere sul tetto dell’ex autoporto, si sta mobilitando da giorni per ostacolare i progetti di Telt a San Didero.

Proprio a ridosso dell’approvazione del Recovery Plan in Parlamento, Telt ha deciso di agire portando nella piana valsusina migliaia di agenti di polizia, operai e mezzi per devastare una terra che già in passato ha subito le angherie dell’acciaieria e della costruzione dell’autostrada. A quanto pare in Valsusa “salvaguardia dell’ambiente” equivale a “devastazione ambientale.

Come Coordinamento No Tav Trentino, esprimiamo tutta la nostra solidarietà e complicità al Movimento No Tav Valsusino e alla sua azione di resistenza contro l’azione devastatrice del proprio territorio, alla faccia della transizione ecologica di cui si vuole fregiare il Governo Draghi, che vede alla carica di Presidente del Consiglio dei Ministri un campione del capitalismo finanziario.

Purtroppo progetti inquinanti e obsoleti, spacciati per novità ecologiche, coinvolgono anche il Trentino che negli ultimi mesi ha visto una repentina ripresa del dibattito e dell’azione in favore del quadruplicamento della linea ferroviaria Verona-Brennero. Il progetto trentino è devastante da un punto di vista ambientale, inutile da un punto di vista trasportistico e creatore di enorme debito pubblico.

Invitiamo tutte e tutti a resistere a questi progetti per aprire la possibilità di immaginare un cambiamento reale delle nostre abitudini di vita verso un maggior rispetto del territorio e dei suoi abitanti.

NON DIFENDIAMO LA NATURA, SIAMO LA NATURA CHE SI DIFENDE!



Coordinamento Trentino No Tav

Trento, 16 aprile 2021

IL MINISTRO VIEN DI NOTTE CON LE SCARPE TUTTE ROTTE

IL MINISTRO VIEN DI NOTTE CON LE SCARPE TUTTE ROTTE

Il viceministro alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostenibile ( Alessandro Morelli, Lega ) arriverà, il 29 marzo, in Trentino per tour delle grandi opere, incontrando le diverse amministrazioni locali coinvolte. La sua visita comprenderà gran parte della Provincia di Trento per discutere progetti, a porte chiuse, sui quali non è stato ancora chiesto cosa ne pensi la popolazione. Le opere che saranno discusse sono:

1.       La ferrovia Rovereto – Riva e il parcheggio di interscambio

2.       La galleria passo San Giovanni – Cretaccio, con visita al cantiere

3.       By pass ferroviario di Trento, parte integrante dell’Alta Velocità/Alta Capacità in Trentino

Infine, per chiudere in bellezza, ci sarà anche un confronto con i vertici di A22.

Le grandi opere per il Trentino non sono, dal nostro punto di vista, uno strumento per il rilancio del territorio, ma un ripetersi della stessa logica di cementificazione che lo sta soffocando.

SIAMO ANCORA IN TEMPO PER CAMBIARE ROTTA, MA IL SEGNALE DEVE ARRIVARE DAL BASSO E DA TANT*

Per avere più informazioni sul bypass ferroviario di Trento, vi invitiamo al webinar che ci sarà il 30 marzo alle 20:00 dal titolo:

La Circonvallazione di Trento e il raddoppio della ferrovia in Trentino: sogno o incubo?

Link dell’evento facebook:

https://www.facebook.com/events/279489470257798

Link d’iscrizione al webinar:

https://register.gotowebinar.com/regi.../9176325447260035851

 




TRIVELLA TAV TRA MESIANO E POVO

 

Lunedì 1 febbraio,in via dei Valoni, nei pressi della stazione di Povo-Mesiano, è stata posizionata una trivella della ditta incaricata dei sondaggi geognostici preliminari al progetto della “Circonvallazione ferroviaria di Trento”: una galleria di 12 km che attraverserebbe la collina est di Trento e che costituisce uno dei lotti prioritari funzionali del più ampio progetto TAV-TAC del Trentino (le c.d. “tratte di accesso sud” al tunnel di Base del Brennero).

Questa trivella è stata installata senza un’informazione adeguata alla popolazione locale e un dibattito pubblico riguardo a quest’opera infrastrutturale e i suoi lavori propedeutici: gli abitanti della zona si sono visti soltanto recapitare qualche giorno prima una lettera del Comune che attestava l’inizio delle trivellazioni.

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6/2/2021 - POVO PRENDE COSCIENZA DELLA MINACCIA DEL TAV

Un'assemblea piuttosto partecipata si è tenuta oggi pomeriggio nella piazza centrale di Povo per discutere criticamente del progetto di circonvallazione ferroviaria previsto per la Collina Est. 
Gli interventi informativi di apertura hanno offerto una sintetica ricostruzione del piano complessivo all'interno del quale si inserisce questo progetto ( le tratte di accesso alta velocità/alta capacità ferroviaria al Tunnel del Brennero ), le criticità ambientali generali e locali connesse al progetto e i previsti sconvolgimenti sulla mobilità e in generale sulla vita della città di Trento.
E' emerso come l'accelerazione impressa al progetto dall'amministrazione comunale di Trento, con il ruolo giocato da questa per l'inserimento del finanziamento della circonvallazione all'interno del Recovery Fund, sia avvenuta senza nessun coinvolgimento e senza fornire informazioni alla popolazione.
Dopo una discussione partecipata abbiamo deciso di incamminarci tutti  insieme verso la zona interessata dalla trivellazione, dove abbiamo fatto sentire le nostre voci di contrarietà a quest'opera.

Il prossimo appuntamento assembleare si terrà in piazza a Povo martedì 9 febbraio alle ore 19.00

LA POSSIBILITA' DI FERMARE L'ITER PROGETTUALE DI QUEST'OPERA STA IN OGNUNO/A DI NOI

ORA E SEMPRE NOTAV !!!!

Chi ne sa qualcosa del TAV in Trentino?

 Nelle scorse settimane in quel del Casteller, decine di NO TAV hanno disturbato i sondaggi geognostici propedeutici alla progettazione del tunnel d’attraversamento della Marzola, ovvero il lotto 3 delle tratte d’accesso Sud al Tunnel del Brennero (leggi quadruplicamento della ferrovia in Trentino, leggi TAV). Da allora non manca settimana che sui giornali si parli della “nuova Trento”, dell’avveniristico progetto di interramento della ferrovia storica.

 

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