PERICOLO TRIVELLE !!!

NO TAV trentini con Gaza

I comitati No Tav del trentino, sabato 19 luglio, hanno preparato la cena a San Didero, in Valusa, durante il campeggio itinerante No Tav svoltosi dal 17 al 27 luglio. La serata è stata un'occasione per confrontarsi con altre esperienze di lotta (No Tav di Trieste e del Carso, No Tav Terzo Valico, No Muos e No F-35) e per presentare anche in Valsusa la campagna "metro per metro" finalizzata all'acquisto collettivo di un terreno dove allestire il primo presidio permanente No Tav in Trentino. Dei soldi raccolti durante la cena, 410 euro sono stati devoluti al Centro Amal Al Mustakbal del Campo profughi di Aida (Betlemme), per far arrivare garze e altri beni necessari alla popolazione di Gaza sottoposta alla brutale aggressione da parte dello Stato d'Israele. Su consiglio di militanti italiani che da anni vanno in Palestina, abbiamo scelto il Centro Amal Al Mustakbal perché non è una Ong e porta direttamente a Gaza ciò che raccoglie. I ragazzi del Centro ci hanno mandato queste foto.
Con Gaza nel cuore, No Tav.

 

I GATTI E LE VOLPI...

Maggioranze, minoranze e il continuo balletto per non prendere posizione sull’Alta Velocità/Alta Capacità Brenero-Verona

Come comitato ‘Na Slinza No Tav Rovereto abbiamo assistito al consiglio comunale di Rovereto del 7 gennaio che ha portato alla votazione della delibera sull’ordine del giorno collegato alla proposta della circoscrizione di Marco avente ad oggetto "il progetto Tav/Tac".

Esprimiamo con forza lo sdegno per l’atteggiamento del Consiglio Comunale di Rovereto che ha dapprima cercato di far saltare la Mozione della Circoscrizione di Marco sollevando problemi di formalità burocratica, per giungere infine alla sua votazione solo dopo averla modificata in modo da renderla tanto ambigua quanto ammiccante nei confronti del progetto. A conti fatti, l’Alta Velocità-Alta Capacità è descritta dalla delibera come utile e accettabile, purché gli venga “rifatto il trucco”.

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Sul corteo No Tav del 22 febbraio a Trento

La giornata del 22 febbraio è stata molto importante. In circa cinquanta città d'Italia (più Notre-Dame des Landes, Bristol, Atene, Salonicco e Istanbul) si sono svolte iniziative di solidarietà con Chiara, Niccolò, Claudio e Mattia e con tutti i No Tav colpiti dalla repressione. Per la seconda volta in meno di due anni, un appello del movimento No Tav riempie le piazze in Italia (e non solo). Ma questa volta in risposta ad una criminalizzazione molto pesante e in difesa di una lotta che ha assunto anche la pratica del sabotaggio.

Il fatto di decentralizzare l'iniziativa ha fatto sì che la solidarietà ai No Tav si unisse alle diverse lotte locali e che la giornata del 22 fosse preparata da serate pubbliche città per città.

Con questo spirito è stato organizzato il corteo a Trento. Nonostante i soli dieci giorni di tempo per pubblicizzarlo, la manifestazione ha visto la partecipazione di più di trecento persone. Cosa per noi significativa, perché non era solo un corteo contro il TAV Verona-Brennero, ma anche un modo per restituire pubblicamente al mittente l'accusa di terrorismo.

Oltre al dato quantitativo, ciò che ci ha positivamente colpito è stata la composizione sociale del corteo: bambini, giovani, adulti e anziani, lavoratori, studenti e disoccupati. Nutrita la partecipazione di No Tav di Bolzano e dintorni.

Negli interventi e grazie ai cartelli si sono evidenziati i legami fra il TAV e la rapina dei salari, delle pensioni e della sanità. Dal TAV al NOT (Nuovo Ospedale di Trento) agli impianti sciistici, si è smascherata la politica provinciale a difesa degli industriali e ai danni della popolazione.

La giornata del 22 ci ha dato nuovo slancio per prepararci all'opposizione ai lavori del TAV che ci attende anche qui in Trentino.

I giornalisti, non sapendo bene come svilire le ragioni del corteo o spaventare, hanno diminuito i numeri (la versione on line de “L'Adige” parlava di sessanta persone!) e hanno scritto in coro che i partecipanti saranno denunciati perché la manifestazione non era stata comunicata (cosa falsa).

Le loro bugie non incantano più.

Terrorista è chi devasta e militarizza. No Tav liberi.

Avanti così, siamo noi che facciamo paura ai poteri forti.

Grazie a tutti/e e alla prossima.

 

Un po’ di maquillage al progetto della nuova ferrovia del Brennero

In un comunicato apparso l’11 dicembre sul sito della Giunta della Provincia di Bolzano http://www.provincia.bz.it/aprov/giunta-provinciale/pichler-rolle/news-pichler-rolle.asp?aktuelles_action=4&aktuelles_article_id=444774 (ripreso dal sito www.stol.it lo stesso 11 dicembre e dal quotidiano Alto Adige il 13 dicembre) c’è il resoconto dell’incontro tra il coordinatore europeo del corridoio TEN Berlino-Palermo (Pat Cox), il presidente designato e l’assessore a natura, paesaggio, sviluppo del territorio della Provincia di Bolzano (Arno Kompatscher, Elmar Pichler Rolle) e l'assessore ai trasporti della Provincia di Trento (Mauro Gilmozzi) su questioni varie legate al progetto del tunnel ferroviario di base del Brennero e delle tratte di accesso Nord e Sud.

Senza volerlo, il resoconto ci offre una bella conferma su inutilità e insostenibilità economico-finanziaria del progetto.

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